A Martina Franca dominano la scena Robotica, IoT e Realtà Virtuale
I nuovi trend dominano la tappa, ma il “fashion innovativo” di Velo la fa volare alle fasi finali
La tappa di Martina Franca è stata anch’essa ricca di startup e progetti molto interessanti, in linea con quanto si era già visto in quel di Galatina, questa volta molto più “spinti” in ambito tecnologico, nel solco di alcuni dei trend emergenti, che si affermeranno definitivamente nei prossimi 5 anni.
L’evento è stato ospitato da Calceviva, azienda partner del settore fashion, in una giornata che ha visto la partecipazione di diversi partner e mentor del nostro programma di accelerazione, chiamati a selezionare le startup per le fasi finali che si terranno a Bari il prossimo 22 novembre.
Ma veniamo alle startup. Il pitch day è stata aperto da Velo, startup leccese che vuole creare un nuovo brand nell’outwear sostenibile, puntando su una giacca sportiva realizzata con alcuni materiali innovativi, fra cui “orange fiber” – il tessuto ricavato dalle bucce d’arancia da un’altra startup siciliana – e il sughero, in modo da offrire al bike commuter odierno un capo che sia funzionale ma al contempo dal design accattivante.
Il progetto ha riscosso particolare interesse fra gli imprenditori e i mentor presenti, soprattutto da parte di Calceviva e del suo ceo Daniele Del Genio, sensibile al fascino di innovazioni in grado di creare nuove opportunità e tendenze in un settore dinamico come quello in cui opera la sua azienda.
Con COING Internet of Things e Industria 4.0 trovano il partner ideale
Coing, startup fondata da tre ingegneri, ha presentato il progetto “CoLoRa“, un sistema per realizzare reti di comunicazione wireless personalizzabili, in grado di monitorare ambienti e macchinari, integrandosi perfettamente all’interno della nuova rivoluzione industriale che stiamo per vivere, ormai comunemente identificata con la sigla Industria 4.0.
Con il sistema “CoLoRa”, infatti, diventa semplice rendere “intelligenti” città e macchine, agendo sia sulla raccolta dati che sulla loro elaborazione, trasformando così i dati raccolti in informazioni utili, per rendere più efficienti servizi e prodotti. Una perfetta sintesi fra l’ormai dilagante “internet delle cose” e l’uso smart e innovativo di macchine, servizi e città intere, nell’ottica di massima interazione che caratterizza le “smart cities”.
Giochi multiplayer in realtà virtuale e robotica per hotel: finale col botto!
Le ultime due startup selezionate nella tappa di Martina Franca sono state Starwork GC e Tactile Robots, due progetti allineati ai trend innovativi di cui dicevamo poc’anzi.
Starwork GC, con un team di oltre 20 sviluppatori e grafici sparsi per il globo, ha realizzato uno dei primi giochi multiplayer per la realtà virtuale, Hunt for Gods, che viene incontro alle esigenze di due diverse tipologie di giocatori: i Real Time Tactics Players e i MOBA Players. Tipologie molto distanti, ma per diversi motivi stanche dei videogiochi attualmente disponibili e soprattutto pronte a calarsi in dinamiche nuove che solo la realtà virtuale è capace di offrire.
Grandi consensi anche per Tactile Robots, la startup leccese che vanta già diversi riconoscimenti e premi (anche di rilievo internazionale). Classificatasi fra le migliori startup di UniCredit Start Lab 2016, ha presentato il suo robot “tattile”, tecnologia brevettata che permette al robot in questione di cambiare direzione al minimo e leggero tocco, nonchè di riconoscere ostacoli, evitando di danneggiarli ritraendosi al primo contatto fra la sua superficie e quella dell’oggetto incontrato sul suo percorso.
Al momento la startup è focalizzata su uno specifico servizio per hotel di fascia medio alta, vista la particolare attenzione ricevuta da parte di una importante catena di alberghi, che vorrebbe utilizzare il robot soprattutto nella fascia notturna, garantendo così qualità e ampia privacy nel servizio in camera offerto ai propri clienti.
Meritano infine una specifica menzione i due progetti non selezionati in questa fase: Informabio e RESP.
Nel primo caso si tratta di un’app dedicata ad uno stile di vita “bio”, capace di fornire informazioni, prodotti e consulenze rigidamente selezionati e in linea con le esigenze salutistiche degli utenti; nel secondo caso, invece, una interessante piattaforma digitale per l’archiviazione e la condivisione della storia clinica dei pazienti, diretta a garantire sia la conservazione di esami, documenti e analisi, sia la loro condivisione facilitata con il personale sanitario, il quale, di volta in volta, potrà accedere in modo semplice e immediato ai dati del paziente, avendo sottomano ogni informazione e documento utile per efficaci diagnosi.