Import semplice dalla Cina, olio nutraceutico ed edilizia innovativa: il meglio dall’evento di Ostuni
Vi presentiamo le startup vincitrici della penultima tappa di scouting
Ostuni, terza tappa dello scouting di una Startup University che entra sempre più nel vivo delle selezioni. Dieci le startup che si sono candidate con l’obiettivo di passare per le fasi finali di Bari del prossimo 22 novembre, in cui saranno decretate i 20 migliori progetti da accelerare nei prossimi 4 mesi.
Prima di presentarvi, uno a uno, i progetti selezionati durante l’evento, guardate la nostra intervista su Ostuni Notizie:
Incontriamo una vecchia conoscenza, Giovanni Conforti, già frequentatore della nostra Startup School nella scorsa primavera con un progetto che all’epoca era in fase di costruzione e si chiamava Aliangel.
Oggi si presenta con una startup ormai matura e in grado di automatizzare sempre più gli acquisti dai produttori cinesi “certificati” dalla sua piattaforma, continuando a garantire al contempo servizi di consulenza che nessun altro competitor offre sul mercato.
A Luiss Enlabs lo sanno bene, tant’è che nei mesi trascorsi all’interno dell’acceleratore romano gran parte delle startup presenti hanno provato i suoi servizi, consentendogli di raggiungere circa 300.000 mila euro di fatturato nei primi 3 mesi di attività. Non male per una startup che per alcuni esperti non poteva diventare “scalabile”.
Giovanni Conforti su quelle osservazioni – che erano però anche consigli per migliorarsi – ha costruito il suo Yakkyo MyBot, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale, con il quale si riescono ad ottenere (attraverso un sistema intelligente automatizzato) i risultati in precedenza forniti dagli operatori umani. Yakkyo MyBot cerca nel database e risponde in pochi secondi alle richieste via chat dei potenziali clienti. E la scalabilità diventa realtà!
Olio Extravergine d’Oliva “nutraceutico”, l’innovazione per integrare la dieta e migliorare le performances sportive
Bellissima scoperta regalataci della tappa ostunese è stata anche la startup innovativa Olivhealth, nata dalla brillante idea e dalle ricerche di un agronomo brindisino svolte in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco dell’Università di Bari e con il Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali.
Olivhealth realizza un olio extravergine d’oliva biologico da ulivi millenari pugliesi certificati e tracciati, che possono essere facilmente rintracciati tramite un QR Code stampato sulle confezioni, in grado di portare il consumatore con precisione agli alberi da cui è stato ricavato l’olio che sta consumando.
Ma non si tratta di uno dei tanti oli extravergine di alta qualità che la Puglia è in grado di produrre. Damiano Guarini realizza un olio che esalta all’ennesima potenza le qualità intrinseche del prodotto, dotato di un alto contenuto di grassi insaturi, polifenoli e Vitamina E.
Il prodotto è proposto in confezioni monodose da 10ml che consentono di consumarne la giusta quantità giornaliera (cioè 2 monodose al giorno) per ottenere i maggiori benenefici, fra cui l’intero quantitativo di vitamina E richiesto dal nostro organismo.
Un olio perfetto anche per l’assunzione diretta, come integratore, tanto da essere particolarmente consigliato per donne in gravidanza, bambini in fase di svezzamento e sportivi.
Gli scarti della pietra e del marmo tornano in vita con TRIP
Altra startup che ha suscitato grande interesse è stata TRIP, una delle poche presenti nel segmento edile, in cui operano alcuni dei partner della Startup University.
TRIP è l’acronimo che rappresenta il sistema ideato da due giovani professionisti pugliesi, in fase di brevettazione, attraverso il quale è possibile recuperare gli scarti della lavorazione della pietra, per dar loro nuova vita mediante un processo chimico che, unito alla stampa 3D, consente di ricavare un nuovo materiale, il NIBIRU, pronto ad essere utilizzato come materia prima.
Una startup in linea con uno dei trend che maggiormente caratterizzeranno i prossimi anni, la c.d. “circular economy“, sfida che vedrà coinvolti tantissimi player per cercare di trasformare il più possibile i rifiuti speciali e gli scarti in nuovo materiali e prodotti.
John Clap, la piattaforma che rende protagonisti i fan della musica e BBPlane, il “BlaBlaCar” dei voli privati: si chiude in bellezza!
Concludiamo questa carrellata dedicata alle migliori startup della tappa ostunese, ospitata dalla SIN – Servizi Innovativi per le Imprese di Ostuni, società che fa capo al nostro mentor Piero Roma, con le ultime due startup selezionate.
John Clap è una nuovissima piattaforma dedicata ai musicisti indipendenti e alla musica emergente, che vuole invertire le modalità con cui oggi le major costruiscono “a tavolino” gli artisti di successo, scegliendo e orientando i gusti musicali degli appassionati.
Con John Clap, invece, sono i fan a decidere democraticamente – e secondo i loro veri gusti – gli artisti che meritano di scalare le classifiche, votando i loro brani preferiti, nonchè interagendo con gli stessi artisti, che potranno così utilizzare la loro base di fan per nuove sperimentazioni prima di lanciare sul mercato brani che potrebbero non incontrarne il gusto, attraverso una sorta di “lean startup” della musica.
Interessante anche l’ultima selezionata, BBPlane, startup che punta a diventare la “BlaBlaCar” dei cieli.
Il concetto è simile: condividere voli privati, con possibilità anche di commercializzarli laddove i piloti proponenti (o ai quali viene richiesta una determinata tratta) siano dotati di brevetto professionale. Un’idea che, in un mercato aereo sempre più dinamico e low cost, potrebbe incontrare grande favore, sia in ambito turistico che business.
Concludiamo ricordandovi l’ultimo appuntamento di scouting di questa fantastica avventura, che ci ha permesso di incontrare il meglio dell’innovazione pugliese (e non solo) in quattro settimane scarse: l’evento di Bari del prossimo 16 novembre, in cui selezioneremo le ultime startup per le fasi finali del 22 novembre.
Ultima occasione questa per candidarsi e provare ad entrare nella “top 20” della Startup University: provateci!