Adam’s Hand, dopo la Startup University protagonista al CES di Las Vegas
Adam’s Hand è stata una delle migliori startup del nostro percorso 2018, collezionando una serie di successi in importanti competition nazionali affrontate subito dopo aver terminato la Startup University, tra cui la Start Cup Puglia, il PNI e il Digithon.
Da ultimo ha avuto l’onore di essere protagonista al CES di Las Vegas 2019, tenutosi nelle scorse settimane, dove ha rappresentato al meglio le startup italiane in uno degli eventi tecnologici più importanti al mondo, in compagnia di altre due startup già partecipanti alla Startup University, Yakkyo e Tactile Robots.
Per loro si aprono così le porte per importanti partnership finanziarie ed industriali, che seguiranno al grande evento tecnologico Made in Usa. E in più una campagna di equity crowdfunding ormai prossima.
Ma vediamo cosa hanno raccontato della loro esperienza con il nostro programma.
L’anno scorso avete partecipato al programma di pre-accelerazione “Startup University”. Cosa ha significato questa esperienza per la vostra crescita?
La Startup University è stata un passaggio fondamentale per apprendere come impostare la metodologia di lavoro ideale per un team in forte crescita come il nostro. La metodologia lean, i continui test e la validazione delle soluzioni ideate tramite i risultati ottenuti ci dimostra che il percorso è stato di grande importanza per crescere come azienda, sia in termini di hard skills che di soft skills, soprattutto grazie ai continui feedback ricevuti da mentor altamente competenti in tutti i settori che caratterizzano la vita di una startup.
In che fase di sviluppo vi trovate attualmente?
Stiamo sviluppando il prototipo beta di Adam’s Hand (TRL6), che verrà testato nella prima metà di quest’anno per arrivare ad un prodotto “pre-lancio” e quindi alla versione finale. Quest’ultima verrà commercializzata a partire da inizio 2020.
Nel frattempo abbiamo ottenuto il parere positivo da parte dell’Ufficio Brevetti Europeo riguardo la richiesta depositata per tutelare il meccanismo su cui si basa Adam’s Hand.
Questo ci consente con un solo motore di muovere tutte le dita, facendo in modo che queste si adattino automaticamente a forma e dimensioni degli oggetti impugnati e risultando quindi estremamente semplice da controllare per l’utente finale.
Il supporto dei mentor della Startup University vi ha consentito di incontrare investitori, anche al di fuori di essa, o di entrare in programmi di accelerazione?
Abbiamo appena inviato la fase di fundraising, che comprenderà anche una campagna di equity crowdfunding.
Il mentoring offerto dalla Startup University ha permesso alla nostra startup di piazzarsi sul podio in tre startup competition nazionali e regionali (Digithon, Heroes meet in Maratea e StartCup Puglia), nonché ampliare il nostro network, a livello regionale e nazionale.
Vista la tua esperienza positiva, consiglieresti ad altri team la Startup University e se sì per quali ragioni?
La Startup University rappresenta un’ottima occasione per conoscere ed approcciare in modo coerente e sistematico tutti i temi fondamentali che ruotano attorno al mondo delle startup.
E’ quindi consigliatissima sia per chi è appena partito e deve ancora capire bene come impostare al meglio il proprio business, sia per chi è in una fase più avanzata e necessita di tanti piccoli accorgimenti lato business ed execution, che in molti casi fanno la differenza nel percorso verso il successo.
Senza escludere il grande apporto sotto il profilo del qualificato networking che offre e quindi del contatto con imprenditori ed investitori.
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